SCONTI FINO AL 60% SU UNA SELEZIONE DI ARTICOLI ESPOSTI

 PRENDI UN APPUNTAMENTO ONLINE CON UN NOSTRO ARREDATORE

Arredare...la nostra passione!

Prodotto e servizio sono gli elementi essenziali per fornire soluzioni d'arredo di alto livello.

LUCA ARREDA saprà affiancarti e guidarti nella scelta delle migliori soluzioni per la tua casa. Progetti d'arredo realizzati con professionalità e gusto. interpretiamo i bisogni ed i desideri del cliente per trasformarli in soluzioni esteticamente accattivanti.

Proponiamo solo i grandi marchi dell'arredamento per creare soluzioni destinate a durare nel tempo.Design, robustezza, e qualità sono il segreto delle nostre proposte. Vieni a visitare il nostro showroom per valutare con noi la scelta migliore per la tua casa.

I NOSTRI PRODOTTI INTERIOR

Per definizione il design è la progettazione di un oggetto che si propone come sintesi di funzionalità ed estetica.Un elemento di design è una fusione di forma e valore, frutto di una produzione che sappia interpretare ed imporre dei nuovi parametri estetici, ma allo stesso tempo riesca a rendere la nostra casa, la nostra vita, più comoda, più confortevole e quindi più semplice, più "easy". 

Cucine 

I nostri arredatori realizzano progetti di arredamento personalizzati partendo dalle idee del committente, passando attraverso la distribuzione degli spazi, la disposizione degli arredi, gli schemi tecnici per gli allacciamenti idrici ed elettrici della cucina, la scelta dei materiali ed i loro relativi accostamenti di colore, valutando insieme a Voi le soluzioni più idonee alle vostre esigenze abitative. 

Zona Giorno Pareti attrezzate 

Un po' librerie, un po' contenitori ed espositori: le Pareti Attrezzate sono ideali per organizzare uno spazio pratico e operativo. Questa soluzione costituisce tutta la qualità che il brand assicura grazie a pluriennale esperienza e grande passione nel campo dell'arredo e del design. Anche in un living non generoso, questo tipo di arredo riesce a ottimizzare gli spazi ottimizzando ogni angolo e garantendo grandi doti di componibilità tipica delle soluzioni moderne. Se cerchi arredi salvaspazio e realizzabili su misura, contattaci e ottieni informazioni sull'Arredamento Casa delle migliori marche. 

Salotti


Una collezione esclusiva di divani artigianali di tendenza, dal design moderno o dalle forme classiche, per salotti eleganti e ricercati. Da modelli particolari di design, stilizzati e colorati, fino ai tradizionali schienali trapuntati, i nostri divani da salotto vantano sedute larghe e morbide, forme avvolgenti, dettagli di pregio e l'inconfondibile raffinatezza tipica dello stile italiano. 

Zona Notte 


L'arredamento zona notte con linee contemporanee e particolari ricercati in un equilibrio di forme a materiali. Le camere da letto moderne si ispirano alle nuove tendenze dell'interior design con armadi completamente personalizzabili in base alle esigenze architettoniche. 

Bonus mobili e elettrodomestici 2023

Con emendamento alla Legge di Bilancio 2023 si annunciano novità per il bonus mobili anche quest'anno.

Ricordiamo che già la Legge di Bilancio 2022 art 1 comma 37 aveva disposto la proroga del bonus mobili con una rimodulazione degli importi rispetto al passato e in particolare, la detrazione veniva ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore:

  • a 10.000 euro per l'anno 2022
  • a 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024
  • mentre per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 16.000 euro.

La novità annunciata con emendamento riguarda il solo anno 2023 con l'innalzamento della soglia a 8.000 euro.

Per il resto le modifiche introtte dalla legge di bilancio 2022 dovrebbero restare inveriate e l'anno prossimo il tetto massino scenderà nuovamente a 5.000 euro.

Tabella di riepilogo tetto massiono Bonus mobili


Bonus mobili
Tetto massimo 2022 €. 10.000

Tetto massimo 2023 €. 5.000

Con Modifiche Legge di Bilancio 2023 €. 8.000

Tetto massimo 2024 €. 5.000

1) Bonus mobili 2023: che cosa è

Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore:

  • alla classe A per i forni,
  • alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
  • alla classe F per i frigoriferi e i congelatori

destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

L'agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei beni (Leggi sul sito della agenzia che cosa si intende per ristrutturazione edilizia)

Si specifica che la data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all'Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000).

Attenzione va prestata al fatto che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L'importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l'immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l'arredo dall'altro, il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Gli acquisti di alcuni elettrodomestici, per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all'Enea. Tutte le informazioni sull'invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell'Enea, alla
pagina dedicata al "Bonus casa". La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).

Gli interventi edilizi necessari per avere il bonus mobili sono:

  1. manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
  2. ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
  3. restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano
    l'immobile
  4. manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Visita la sezione dellePromozioni in continuo aggiornamento

2) Bonus mobili 2023: per quali beni spetta

Il bonus mobili e perciò la detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre per l'acquisto di

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica.

A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili:

  • letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze,
  • nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la norma limita il beneficio all'acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe, non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, se per quelle tipologie è obbligatoria l'etichetta energetica.

L'acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l'obbligo di etichetta energetica.

Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Si sottolinea che nell'importo delle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste.

Visita la sezione dellePromozioni in continuo aggiornamento

3) Bonus mobili 2023: gli adempimenti

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

I documenti da conservare per il bonus mobili 2023 sono:

  • l'attestazione del pagamento:
    • ricevuta del bonifico,
    • ricevuta di avvenuta transazione,
    • per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell'acquirente, insieme all'indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.


BONUS ACQUA POTABILE, TUTTE LE INFORMAZIONI

Indicazioni utili sull'agevolazione per acquistare e installare sistemi di filtraggio per migliorare la qualità dell'acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica.

 l Bonus acqua potabile, conosciuto anche con il nome bonus depuratore, è un'agevolazione che prevede un credito d'imposta del 50% per acquistare e installare sistemi di filtraggio per razionalizzare e migliorare la qualità dell'acqua dei rubinetti, incentivando così famiglie e imprese a ridurre il consumo di contenitori di plastica. La misura copre le spese effettuate dal dal 

1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023.

Il contributo è gestito dall'Agenzia delle Entrate e sarà monitorato da Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l'agevolazione, inizialmente prevista solo per il biennio 2021-2022, anche per 2023.

Che cos'è e come funziona

Il Bonus acqua potabile è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) ed è diventato operativo dal 17 giugno 2021. L'agevolazione, gestita dall'Agenzia delle Entrate, consiste in un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, per comprare e installare sistemi di:

  • filtraggio;
  • mineralizzazione;
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

L'importo massimo delle spese è di:

  • mille euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
  • 5mila euro per ogni immobile adibito all'attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d'impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

L'obiettivo della misura è quello di migliorare la qualità dell'acqua dei rubinetti e incentivare così le famiglie e le imprese a ridurre il consumo di contenitori di plastica. Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che è stata incaricata di monitorare l'effettiva riduzione della plastica. L'ente, infatti, trasmetterà una relazione ai Ministeri dell'Ambiente, dell'Economia e dello Sviluppo economico una relazione sui risultati ottenuti.

Per incentivare il risparmio dell'acqua era stata introdotta un'altra misura per sostituire i vecchi sanitari che favoriscono un minor consumo idrico: il bonus idrico o bonus rubinetti. L'agevolazione non è stata però rifinanziata per l'anno 2022.

Come richiedere il bonus

Per ottenere il contributo è necessario comunicare le spese sostenute, documentate con una fattura elettronica o un documento commerciale dove compare il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e più in generale i soggetti diversi da quelli che esercitano un'attività d'impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento andrà effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. Anche le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento del 16 giugno 2021 potranno essere rimborsati, basterà aggiungere alla documentazione il codice fiscale del richiedente.

L'ammontare delle spese agevolabili andranno comunicate all'Agenzia delle Entrate, nell'area riservata del sito, tra il primo e il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di sostenimento del costo. In alternativa sarà possibile inviare la comunicazione in un file in linea con le specifiche tecniche presenti nella scheda informativa.

Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d'impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi per l'anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del contributo.

A chi spetta

Il bonus acqua potabile può essere richiesto dalle seguenti categorie di soggetti:

  • persone fisiche;
  • soggetti esercenti;
  • enti non commerciali (compresi quelli religiosi riconosciuti e quelli del terzo settore).

Basterà accedere all'area riservata dell'Agenzia delle Entrate tramite SPID, CIE, CNS o codice fiscale. Per maggiori informazioni è disponibile una guida completa (documento pdf) dell'Agenzia con tutte le istruzioni per la compilazione.